Prefazione all’edizione italiana

PREFAZIONE DI CARLO MERIANO ALL’EDIZIONE ITALIANA

La forza del massaggio consegnatoci da queste brevi cartelle risiede a ben vedere nel suo carattere elementare, per non dire ovvio. Alle sue spalle non c’è un corpus ideologico precostituito e neppure una geniale intuizione : c’è la testimonianza vissuta della condizione dei poveri, condivisa per nascita, prima che per una scelta. Proprio tale dato di partenza può peraltro, e paradossalmente, ostacolare talora la comprensione di questo messaggio da parte di chi ne cerchi l’originalità altrove che nella peculiarità di una situazione apparentemente banale.

L’affermazione dell’indivisibilità dei diritti dell’uomo che in termini astrattamente culturali, potrebbe considerarsi scontata, non è infatti pronunziata qui a titolo personale, ma sulla scorta di un’esperienza vissuta e condivisa. La richiesta fondamentale che il Padre Wresinski formula a questo riguardo è una rivendicazione di identità del povero quale soggetto di diritti cosciente e compartecipe, rivendicazione che costituisce il presupposto necessario di un durevole superamento della stessa emarginazione economica, in quanto condizione di un suo contributo alla vita della società.

È appunto in tal senso che, secondo questa testimonianza, i diritti dell’uomo sono indivisibili, tanto all’interno della nostra società quanto nel più vasto ambito internazionale. A partire da questa semplice constatazione – che individua il punto su cui far leva per interrompere una spirale involutiva altrimenti inarrestabile – è possibile tra l’altro, superare la principale difficoltà della cooperazione allo sviluppo, garantendo al tempo stesso il rispetto delle diversità culturali e l’universale tutela dei diritti dell’uomo, fondata sulla corresponsabilità di ciascuno nella promozione del bene comune ad ogni livello della vita sociale.

Al di là degli steccati che ancora segmentano e compartimentano il “villaggio planetare” la morfologia dell’emarginazione offre in questa testimonianza una insospettata omogeneità di aspirazioni : il mondo degli ultimi si presenta agli occhi di chi sappia intenderne con la necessaria umiltà le voci più profonde, come la sede naturale di un rivolgimento capace di restituire all’impegno sociale una radicale novità.

Carlo Meriano
Già Consigliere del
Comitato Economico e Sociale
delle Comunità Europee