Padre Joseph Wresinski, testimone dei più poveri di tutti i tempi

adattamento dal libro Père Joseph, la passion de l’autre
(Padre Joseph, la passione per l’altro) di Eugène Notermans

Traduzione : Silvana Santin

Ho incontrato padre Joseph Wresinski per la prima volta trentaquattro anni fa nella grande baraccopoli di Noisy-le-Grand, vicino a Parigi. Aveva scelto di vivere nel fango e nel freddo, insieme a duecento cinquantadue famiglie numerose, di cui, prima d’allora, non avevo potuto immaginare la miseria. Esse portavano sul volto i segni dell’estremo logoramento e delle privazioni che avevo già visto sui miei compagni di deportazione.

La fiducia in ogni uomo, indipendentemente dall’aspetto, dalle idee e dalle scelte,  ha consentito al padre Joseph di radunare la gente, creando così una corrente di pensiero e di azione in cui ciascuno ha il proprio ruolo. Per lui non esistono i ricchi da una parte ed i poveri dall’altra, ma solo uomini e donne di qualsiasi origine, di qualsiasi orizzonte sociale, a cui egli ha proposto una nuova etica d’impegno per distruggere la miseria, fondata sul bisogno di dignità, di rispetto e di solidarietà che ogni persona reca in sé.

Geneviève de Gaulle-Anthonioz

Leggi la prefazione di Claudio Calvaruso all’edizione italiana

 

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