Joseph Wresinski, un costruttore sociale

di Giandomenico Mucci s.j. – pubblicato da La Civiltà Cattolica nel 1996

“Negli anni 1964-65, il Magistero conciliare della Chiesa proponeva con rinnovata forza al popolo cristiano la vocazione che gli è propria, «di circondare d’amore quanti sono afflitti dall’umana debolezza, anzi di riconoscere nei poveri e nei sofferenti l’immagine del suo Fondatore povero e sofferente». E ricordava che «ai presbiteri sono affidati in modo speciale i poveri e i più deboli, ai quali lo stesso Signore volle mostrarsi particolarmente unito». Tra i molti che da sempre hanno vissuto e praticato la teologia della carità pastorale va annoverato un sacerdote francese, Joseph Wresinski, che negli anni immediatamente precedenti e seguenti il Vaticano II ha sviluppato la sua opera sociale. La stampa italiana, anche cattolica, non gli ha riservato quasi nessuna attenzione, se si esclude una rivista destinata ai giovani. Desideriamo che i nostri lettori conoscano questo moderno interprete della fraternità cristiana…”

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