17 ottobre 2012: il tema della Giornata del Rifiuto della Miseria.

“Poniamo fine alla violenza della miseria! Costruiamo la pace con le risorse di tutti”

 

« Quando ti alzi al mattino senza sapere dove andrai, senza nulla tra le mani per nutrire i tuoi bambini, questa è violenza. Quando sei obbligato a batterti contro l’altro per difendere il poco che possiedi, questa è violenza. Quando sei sempre costretto ad abbassare la testa, a chiudere gli occhi, a non parlare, a far finta di non capire, questa è violenza. »

Una mamma di Haiti

L’estrema povertà distrugge la vita e lo spirito degli esseri umani. Uccide più bambini, giovani e adulti della guerra. Le persone che vivono nella povertà estrema sono permanentemente di fronte e minacciate dalla mancanza di cibo, d’alloggio e d’accesso ai servizi di base. Sopportano condizioni di lavoro pericolose e vivono in ambienti precari, degradati e senza sicurezza.

Queste condizioni di vita e queste privazioni quotidiane sono delle violazioni di diritti dell’uomo che provocano e perpetuano violenze emotive, psicologiche e fisiche. Le persone nella povertà e le loro comunità fanno ripetutamente l’esperienza della sofferenza e della vergogna dovute all’umiliazione e all’esclusione sociale. Sono penalizzate dalle loro condizioni di vita.

Di fronte a tale violenza, le persone che vivono nella povertà estrema sono obbligate a condurre una vita dove la loro dignità e i loro diritti sono raramente rispettati. Hanno spesso la percezione di non essere riconosciuti nè trattate come esseri umani con gli stessi diritti accordati a tutti. L’ironia è che la società, invece spesso li percepisce come una fonte di violenza e di minaccia, invece di vederli come le vittime della violenza e della criminalità.

Come, a partire da tali violenze, costruire una società giusta e pacifica? La prima tappa è di garantire, proteggere e rispettare la dignità e i diritti umani fondamentali delle persone e delle comunità in tutte le società.

Dalla sua prima celebrazione, 25 anni fa, la Giornata mondiale del rifiuto della miseria mira a promuovere questa prima tappa favorendo un dialogo e una migliore comprensione tra le persone che vivono nella povertà e le loro comunità e la società in generale. La Giornata offre l’occasione di prendere atto degli sforzi e delle lotte delle persone che vivono nella povertà. Dona loro la possibilità di prendere la parola e di far ascoltare le loro preoccupazioni. Rappresenta un momento per riconoscere che queste persone sono in prima linea nella lotta contro la povertà (Rapporto del Segretario generale delle Nazioni Unite A/61/308).

La Giornata mondiale del rifiuto della miseria è un appello indirizzato a tutti a riunirsi con le persone che vivono in estrema povertà e a scambiare, tra pari, riguardo ad iniziative che bersagliano le popolazioni più vulnerabili e più escluse così come la loro partecipazione attiva all’eliminazione della povertà. Questa Giornata è anche un appello a rinforzare i mezzi di comunicazione degli uni con gli altri, al fine di condividere i nostri pensieri, le lezioni apprese, e agire in solidarietà contro la povertà e l’ingiustizia sociale.

È solo ascoltando le persone che vivono in estrema povertà, dal loro coraggio e dalla loro esperienza, che possiamo imparare come raggiungere un mondo di pace per tutti. La trasformazione necessaria per una società pacifica può essere realizzata solamente con il contributo attivo di tutti, indipendentemente dal luogo di vita o dalle origini sociali e culturali.

Tutto ciò comincia dal riconoscimento che la povertà è violenza. Un uomo con un’esperienza diretta della povertà ha condiviso la sua visione personale:

“Quando la violenza vissuta dalle persone che vivono in estrema povertà è riconosciuta, ciò apporta una sorta di pace nell’anima.”

Una riconoscenza del genere dà forza alle persone e alle comunità che vivono nella povertà. Informa e suscita la presa di coscienza, all’interno delle società, dell’implacabile violenza della povertà estrema. Allo stesso tempo incoraggia a solidarizzare con le persone in situazione di povertà, nella loro lotta quotidiana contro le privazioni, la discriminazione, l’esclusione sociale e la perdita della dignità e dei diritti dell’uomo. Un incontro del genere crea i fondamenti su cui possiamo costruire un cammino verso la pace e l’armonia sociale.

Di conseguenza è appropriato che nel 2012 la commemorazione della Giornata mondiale de rifiuto della miseria sia centrata sul tema “Poniamo fine alla violenza della povertà estrema: Costruiamo la pace con le risorse di tutti”. Speriamo che questo tema darà inizio dappertutto a dei dialoghi continui.

Informazioni sulle commemorazioni organizzate mercoledì 17 ottobre 2012 a New York e nel mondo sono disponibili sul sito: http://www.maipiumiseria.org

Con la risoluzione A/RES/47/196 adottata il 22 dicembre 1992, l’Assemblea generale ha riconosciuto il 17 ottobre, Giornata mondiale del rifiuto della miseria, come la Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà e ha invitato tutti gli Stati a consacrare la Giornata alla presentazione e promozione, conformemente al contesto nazionale, di attività concrete per ciò che concerne lo sradicamento della povertà e della miseria.