Parole per il domani

Tutti i bambini sono per P. Joseph dei“Campioni di felicità” chiamati a salvare il mondo dalla disperazione. Tra questi un’attenzione particolare va rivolta ai più piccoli dei piccoli, i più poveri, coloro che come in alcuni paesi dell’Asia o dell’Africa non hanno nemmeno un’esi- stenza amministrativa. E’ attraverso tali “ultimi” che si puo’ abbracciare l’intera umanità con un solo sguardo. Il P. Joseph ci invita a difendere la famiglia perchè “Anche se una madre è povera, suo figlio non fugge per cercare un’altra madre”, cosi come recita un proverbio africano.Imparariamo ad ascoltare un ragazzo tragli “ultimi” che confessa : “Sai, amo pro- prio mia mamma”? Il mondo cambierà, quando il messaggio dei bambini della miseria sarà inteso e sarà data loro la pos- sibilità di prendere il loro destino in mano; magari cominciando ad insegnar- gli a leggere e a scrivere come ricor-da il messaggio di Raymonde : “Quando saro’grande, faro’ come te, insegnero’ ai bam- bini a leggere e a scrivere”.

I più poveri quali testimonidell’indivisibilità dei diritti dell’uomo Edizioni Quarto Mondo Quaderni Wresinski Prefazione di Carlo Meriano
L’identità del povero come soggettocosciente e partecipe è la rivendicazione fondamentale che P. Joseph ci indica per poter dare ad ogni povero la possibilità di portare un contributo alla vita della società e grazie a tale contributo superare la stessa emarginazione economica, sociale e culturale. Il punto su cui far leva è dunque l’indivisibilità dei diritti di ogni uomo attraverso cui si puo’ trovare anche la soluzione socio-economica per i paesi in via di sviluppo e per il rispetto e la salvaguardia delle diverse culture.

Città Nuova Editrice, 2001 – 8,50 euro

Leggi la prefazione del Cardinale F.X. Van Thuan.

 

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