Domani sarà diverso…. grazie a voi!

Cari amici,

L’altro giorno, dopo una lunga chiamata con un membro del Movimento a Roma, scoraggiato, amareggiato, anche arrabbiato dalla miseria che colpisce gli uomini e le donne, i ragazzi e i bambini del suo quartiere della periferia romana, rileggevo quel testo di padre Joseph Wresinski, nel suo libro “Parole per il domani”:

Domani sarà diverso…

Come descrivere l’angoscia di quelle famiglie alle quali, in pieno inverno, l’amministrazione ha tagliato il gas e la luce, togliendo così ogni fonte di calore alla casa ?

In una di quelle famiglie, il più piccolo ha solo quindici giorni. La madre non riesce a riscaldarlo, di notte. Ad accoglierlo durante il giorno sono i vicini, per farlo stare un po’ al caldo. Il più grande ha tre anni. Ieri, nel freddo della casa, la mamma ha dovuto lavarlo con l’acqua appena intiepidita da un fornellino da campo. Il bambino piange, trema di freddo e di paura. La vicina vorrebbe prenderlo sul suo petto, stringerlo forte, ma non osa, mi dice, a causa dei propri figli. « Sono anche capaci di dirmi : lascialo, è sporco, puzza ! »

Forse, quelli che staccano il gas e la luce non pensano a queste cose : al freddo dei bambini, alla disperazione delle madri che non possono riscaldare i figli, che non possono accogliere festosamente il padre dopo una dura giornata passata a cercare lavoro.

Quest’inverno ho conosciuto delle famiglie alle quali avevano tolto anche l’acqua. E mi ricordo di Madame Planque che diceva : « Non avevamo più riscaldamento, né elettricità, ma resistevamo. Il giorno in cui hanno tolto l’acqua, però, è stata la fine, non si poteva cadere più in basso ».

Quando manca l’acqua, abbiamo un’idea dello smarrimento delle mamme non possono lavare i figli, usare il bagno, cucinare ? » « Possiamo mangiare solo panini ! » diceva una donna nella sua disperazione. E poi come lavare i piatti, fare il bucato o pulire la casa ? Ma, soprattutto, come rimanere puliti e sentirsi bene ?

In un quartiere vicino, una donna, ingannata dalla mitezza del tempo, mi diceva in quella fine di gennaio : « Adesso, che la primavera è arrivata, sarà meno duro ! ». Quella madre credeva sinceramente che le belle giornate erano tornate : lo voleva. Il mondo della miseria crede sempre che domani sarà diverso. Anche io, con loro, lo credo.

Estratto di “Parole per il domani”, Città Nuova, Roma, 2001, pagine 113-114

Anche noi lo crediamo: domani può e deve essere diverso, grazie all’impegno di tutti.

Come spesso a quel periodo dell’anno, ci troviamo praticamente senza soldi per chiudere l’anno. Abbiamo bisogno a breve di almeno 5000 € per onorare le ultime fatture e prepararci all’anno 2017, anno del centenario della nascita di padre Joseph, e del trentesimo anniversario della Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria.

Per poter sviluppare la nostra azione, creare delle biblioteche di strada, rinforzare l’Università Popolare del Quarto Mondo, rendere possibile l’impegno di giovani italiani nel volontariato del Movimento offrendo loro la possibilità di fare uno stage di 6 a 12 mesi per scoprire il Movimento e il suo modo di agire, per sostenere il nostro segretariato di Roma, condurre una campagna 2017 dinamica, abbiamo bisogno urgentemente del vostro sostegno umano ma anche finanziario.

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